Indice dei contenuti
- Social Selling con AI nel 2025: Cosa funziona davvero (e cosa no)
- I 5 AI Tools che hanno rivoluzionato il mio LinkedIn
- LinkedIn AI Automation: Come scalare la fiducia senza sembrare un robot
- La mia strategia LinkedIn-AI collaudata: Passo dopo passo per costruire il network in modo sistematico
- Acquisizione clienti su LinkedIn con AI: Esempi concreti e ROI
- Gli errori più comuni con gli AI Tools su LinkedIn – e come evitarli
- Domande frequenti
La settimana scorsa un cliente mi ha chiesto: Christoph, come fai ad avere tutto questo engagement sui tuoi post LinkedIn, pur pubblicando ogni giorno?
La risposta è semplice: AI.
Ma non nel modo che forse pensi.
Non lascio che sia ChatGPT a scrivere i miei post e non tempesto i miei contatti con messaggi automatizzati.
Uso invece l’intelligenza artificiale in modo strategico, per scalare relazioni autentiche.
Il risultato?
Nel corso degli ultimi 12 mesi il mio network LinkedIn è cresciuto del 347%, la reach dei miei post si è triplicata e ogni mese genero 15-20 nuovi lead qualificati — senza fare nemmeno una cold call.
In questo articolo ti mostro esattamente come ci riesco.
I 5 AI Tools che hanno rivoluzionato il mio LinkedIn
Dopo mesi di test, ho finalmente trovato il mio setup AI perfetto per LinkedIn.
Uso questi cinque strumenti ogni giorno e hanno davvero rivoluzionato la mia produttività sul social:
1. Clay.com: Il turbo per il prospect research
Clay non è un tool per LinkedIn in senso stretto.
Si tratta di un tool di arricchimento dati che collega i profili LinkedIn a fonti dati esterne.
Questo è il mio workflow su Clay:
- Esporto gli URL da Sales Navigator
- Clay arricchisce automaticamente tutti i profili con dati aziendali
- L’AI genera angoli di outreach personalizzati basati su news, round di funding o cambi ruolo recenti
- Risultato: agganci di altissimo valore per ogni richiesta di contatto
Costo: $349/mese per 2.000 credits
ROI: Ogni nuovo cliente porta in media $15.000 — Clay si è ripagato già dal primo deal
2. Jasper AI: Crea contenuti con il tuo tocco personale
Non uso Jasper per scrivere interi post da zero.
Lo utilizzo invece per apprendere il mio stile di scrittura e produrre variazioni dei miei testi.
Il mio workflow su Jasper per LinkedIn:
- Scrivo io il post originale
- Jasper crea 3-5 varianti nel mio stile
- Scelgo la versione migliore e la rifinisco
- Risparmio di tempo: -70% a qualità invariata
Il segreto è la funzionalità Custom Brand Voice.
Ho addestrato Jasper su oltre 50 dei miei migliori post LinkedIn.
Ora i testi generati sembrano scritti davvero da me.
3. Phantombuster: Automazione smart per costruire relazioni
Phantombuster è l’unico strumento di automazione che ancora utilizzo.
Ma solo per task mirate e non invasive:
Funzione | Utilizzo | Frequenza |
---|---|---|
Profile Scraping | Estrazione lead da Sales Navigator | 1 volta a settimana |
Post Engagement | Like automatici a post rilevanti | Ogni giorno, max 50 like |
Connection Accept | Accetta automaticamente richieste in ingresso | Ogni giorno |
Importante: Non invio più messaggi automatizzati.
LinkedIn nel 2024 ha intensificato molto questi controlli.
4. Otter.ai: Trasforma le conversazioni LinkedIn in insight azionabili
Ogni conversazione LinkedIn importante che porta a una call, la registro con Otter.ai.
Il tool trascrive automaticamente e estrae i key insight:
- Punti critici dellinterlocutore
- Tool e tecnologie menzionate
- Prossimi step e follow-up
- Potenziale di ulteriori collaborazioni
Questi insight li uso poi per follow-up personalizzati su LinkedIn.
Al posto dei soliti messaggi Grazie per la chiacchierata, posso riprendere temi specifici discussi insieme.
5. Apollo.io: Verifica contatti e arricchimento dati
Apollo è il mio sistema di backup per i contatti LinkedIn.
Per ogni nuovo contatto LinkedIn:
- Apollo trova automaticamente l’email
- Verifica i dati aziendali
- Monitora l’engagement su tutti i canali
- Si integra col mio CRM
Così non perdo mai un contatto promettente.
E anche se LinkedIn non dovesse funzionare, posso portare avanti la relazione su altri canali.
LinkedIn AI Automation: Come scalare la fiducia senza sembrare un robot
Questa è la scomoda verità sull’automazione LinkedIn:
Molti la fanno in modo completamente sbagliato.
Pensano che automatizzare significhi sostituire ogni interazione umana.
In realtà è il contrario.
La regola 80/20 per la LinkedIn AI Automation
La mia regola è semplice:
80% automatizzato, 20% personale — e quel 20% conta più di tutto.
Cosa automatizzo:
- Ricerca e raccolta dati
- Brainstorming per i contenuti
- Engagement di base (like, commenti su post rilevanti)
- Promemoria per follow-up
- Aggiornamenti CRM
Cosa non automatizzo mai:
- Primo contatto
- Messaggi personali
- Commenti di valore sui contenuti
- Voice message
- Prenotazione meeting
Il mio framework Human-in-the-Loop per lautomazione
Lo chiamo approccio Human-in-the-Loop.
L’AI prepara, io prendo le decisioni finali.
Ecco il mio workflow preciso:
- L’AI identifica i prospect (Clay + Apollo)
- L’AI crea un research summary (GPT-4 con prompt personalizzati)
- Io decido: Contattare oppure no?
- L’AI crea la bozza del messaggio (basata sulla ricerca)
- Io personalizzo e invio (sempre manualmente)
- L’AI traccia l’engagement (update CRM automatico)
- Io gestisco la conversazione (follow-up, call, meeting)
Come l’AI mi rende più autentico (e non meno)
Paradossale, ma vero:
Da quando uso l’AI su LinkedIn le mie interazioni sono più umane che mai.
Perché?
Perché l’AI si gestisce tutto il lavoro noioso di ricerca — dandomi più spazio per vere conversazioni.
Prima passavo 2-3 ore al giorno in ricerca manuale.
Ora ci pensa l’AI in 15 minuti e io posso concentrare quel tempo su attività di valore:
- Scrivere commenti LinkedIn più lunghi e di riflessione
- Registrare voice message (super efficaci!)
- Creare video individuali per i contatti
- Avere più tempo per follow-up e conversazioni
Risolvere il paradosso dell’automazione e della fiducia
Molti mi chiedono: Si può automatizzare la fiducia?
Risposta: Assolutamente no.
Ma puoi automatizzare i presupposti che la favoriscono.
La fiducia nasce da:
- Rilevanza: Comprendi i problemi del tuo interlocutore (l’AI aiuta nell’analisi)
- Costanza: Sei presente e d’aiuto con regolarità (l’AI aiuta nella pianificazione)
- Autenticità: Rimani umano e sincero (questo non si automatizza)
- Valore: Aiuti prima di vendere (l’AI assiste sulla produzione di contenuti)
L’AI può aiutare su 1, 2 e 4.
Il punto 3 dipende solo da te.
La migliore automazione AI è quella che non si nota — perché dietro c’è un essere umano vero. – Questa è la sintesi di 18 mesi di test LinkedIn-AI
La mia strategia LinkedIn-AI collaudata: Passo dopo passo per costruire il network in modo sistematico
Parliamo chiaro.
Ecco la mia strategia LinkedIn-AI precisa, che ogni mese mi porta 15-20 nuovi lead qualificati.
Ti spiego ogni singolo step.
Fase 1: Setup e Fondamenta (Settimane 1-2)
Step 1: Ottimizzare il profilo LinkedIn per l’AI
Prima di usare l’AI, il profilo deve essere perfetto.
La mia checklist:
- Headline con value proposition chiaro
- About section con risultati specifici (no generico)
- Featured section con casi studio e testimonial
- Publishing regolare (almeno 3 post a settimana)
Step 2: Setup e collegamento degli AI Tools
- Crea account Clay.com e collega LinkedIn Sales Navigator
- Imposta i workflow su Zapier (Clay → CRM → Calendario)
- Addestra Jasper AI sul tuo stile di scrittura
- Configura Apollo.io per la verifica email
Costo su base mensile: $800-1.200
Sembra tanto?
Basta un singolo cliente nuovo per coprire la spesa di 12 mesi.
Fase 2: Identificazione Prospect e Ricerca (Settimane 3-4)
Il mio processo di ricerca in 4 step:
- Ricerca ampia in Sales Navigator
- Definisci target (industry, dimensione azienda, seniority)
- Individua 50-100 profili a settimana
- Importa gli URL in Clay
- Due Diligence potenziata dall’AI
- Clay arricchisce i profili con dati aziendali
- News recenti e info su finanziamenti
- Analisi dell’attività sui social
- Opportunity Scoring
- L’AI assegna uno score ad ogni profilo (scala da 1 a 10)
- Basato su budget, autorità, necessità, tempistiche
- Solo i prospect 8+ entrano nella shortlist finale
- Ricerca touch personale
- Guardo a mano ogni prospect 8+
- Cerco agganci specifici e motivi di contatto
- Decisione finale: contattare o meno
Fase 3: Outreach intelligente (Settimane 5-8)
Il mio sistema di outreach a 3 touch:
Touch | Mezzo | Focus | Tempistica |
---|---|---|---|
1° Touch | Richiesta connection + nota su LinkedIn | Osservazione/Insight rilevante | Subito |
2° Touch | Messaggio su LinkedIn | Contenuto o risorsa di valore | 7 giorni dopo |
3° Touch | Email o voice message su LinkedIn | Offerta di supporto specifico | 14 giorni dopo |
Esempio di 1° Touch (AI-assisted, ma scritto a mano):
Ciao [Nome], ho visto il tuo post sulle sfide nel scalare la creazione di contenuti in [Azienda]. Abbiamo appena aiutato [Azienda simile] ad aumentare la produzione di contenuti del 300% usando i workflow AI, mantenendo alta la qualità. Pensavo che il nostro approccio potesse interessarti. Felice di connettermi!
Perché funziona:
- Dimostra che leggo davvero i loro contenuti
- Riprendo una problematica reale
- Cito un risultato concreto
- Nessuna vendita esplicita
Fase 4: Coltivare le relazioni e conversione (Continuo)
Il mio framework di follow-up:
- Settimane 1-4: Value-first (insight utili, connessioni rilevanti)
- Settimane 5-8: Soft qualification (comprendere i bisogni/problemi)
- Settimane 9-12: Solution-fit (come posso aiutare, senza spingere)
- Settimane 13+: Offerta diretta (proposta su misura)
L’AI mi aiuta a rimanere organizzato:
- Aggiornamenti CRM automatici dopo ogni touchpoint
- Promemoria smart per i follow-up
- Tracking engagement su tutti i canali
- Aggiornamento della pipeline di opportunità
I numeri della mia strategia
Dopo 12 mesi di applicazione sistematica della strategia LinkedIn-AI:
Metrica | Prima | Dopo | Miglioramento |
---|---|---|---|
Richieste di connection/mese | 150 | 80 | -47% (Quality over Quantity) |
Acceptance Rate | 35% | 78% | +123% |
Response Rate | 12% | 34% | +183% |
Meeting fissati/mese | 8 | 22 | +175% |
Lead qualificati/mese | 6 | 18 | +200% |
Tempo investito/die | 3 ore | 45 min | -75% |
La cosa interessante?
Contatto molte meno persone, ma i risultati sono molto migliori.
Quality over Quantity funziona davvero.
Acquisizione clienti su LinkedIn con AI: Esempi concreti e ROI
La teoria è interessante.
La pratica è meglio.
Lascia che ti mostri tre casi studio concreti in cui strategie AI su LinkedIn hanno davvero prodotto risultati di business.
Case Study 1: SaaS Startup da 0 a 500k ARR
Situazione iniziale:
Il mio cliente, startup di software AI, si scontrava con il solito problema:
Prodotto eccezionale ma nessuna acquisizione clienti sistematica.
Il fondatore passava 6 ore al giorno in cold call — tasso di conversione sotto il 2%.
La soluzione:
- Sviluppo di persona AI: Clay.com ha analizzato oltre 1.000 prospect e identificato 3 personas ad alto valore
- Content Strategy: Jasper AI ha aiutato a creare oltre 50 post educational su problemi verticali
- Outreach automation: Messaggi LinkedIn personalizzati su trigger aziendali
- Nurturing sequence: Sequenza follow-up di 12 settimane con insight di valore
I risultati dopo 8 mesi:
- Network LinkedIn: +890% crescita
- Lead qualificati: 45 al mese (vs. 3 prima)
- Conversion rate: 23% (vs. 2% prima)
- ARR: $487.000 (da $0)
- Tempo sulle vendite: 2 ore/die (vs. 6 ore prima)
Calcolo del ROI:
- Costo AI tools: $1.200/mese
- Setup & training: $5.000 una tantum
- Investimento totale year 1: $19.400
- Ricavi generati: $487.000
- ROI: 2.411%
Case Study 2: Boutique Consulting raddoppia il deal size medio
La sfida:
Un team consulenziale da 15 persone voleva abbandonare i progetti da $10.000 e puntare a incarichi da $50.000+
Problema: Network troppo piccolo.
La trasformazione AI:
- Identificazione target account: L’AI ha analizzato le Fortune 500 e individuato 200 target ad alta probabilità
- Mapping multi-stakeholder: Per ciascuna azienda mapping di 3-5 decisori
- Thought-leadership content: L’AI ha generato whitepaper e case study verticali
- Orchestrazione delle relazioni: Costruzione sistematica di rapporti con più stakeholder per azienda
La particolarità: il Multi-Thread Approach
Non più contatti personali isolati, ma relazioni sistematiche con buying committee completi.
L’AI aiuta a capire:
- Chi decide
- Chi influenza
- Chi gestisce il budget
- Quali progetti interni sono attivi
Risultati dopo 12 mesi:
Metrica | Prima | Dopo | Miglioramento |
---|---|---|---|
Deal Size medio | $12.000 | $47.000 | +292% |
Sales Cycle | 6 mesi | 4 mesi | -33% |
Win Rate | 18% | 43% | +139% |
Pipeline Value | $180.000 | $890.000 | +394% |
Case Study 3: Personal Brand diventa un business a 7 cifre
Background:
Un ex-partner McKinsey voleva lanciare il proprio coaching business.
Sfida: passare da consulente anonimo a personal brand riconoscibile.
La strategia AI per la personal brand:
- Analisi temi content: L’AI ha analizzato oltre 10.000 post LinkedIn di settore e scoperto i content gap
- Brand voice development: Jasper AI ha appreso il suo stile per scalare la produzione contenuti
- Engagement orchestrato: Commenti strategici su post di influencer e prospect
- Scouting speaking opportunity: L’AI ha identificato conferenze e podcast rilevanti
La leva dei contenuti:
Grazie all’AI, è passato da 1 a 5 post a settimana.
Ma non era solo più contenuti.
L’AI lo ha aiutato a capire sistematicamente:
- Quali temi funzionano meglio sul target
- Quali orari generano più engagement
- Quali formati aiutano la reach
- Quali hashtag raggiungono il pubblico giusto
Trasformazione in 18 mesi:
- Follower LinkedIn: 0 → 47.000
- Impression post: 5k/mese → 180k/mese
- Lead inbound: 2/mese → 25/mese
- Speaking gigs: 0 → 15 l’anno
- Business revenue: $0 → $1,2M ARR
La realtà del ROI per un investimento LinkedIn-AI
Analizzando 25+ progetti di clienti ho notato questi pattern:
Investimento tipico:
- AI tools: $800-1.500/mese
- Setup & training: $3.000-8.000 una tantum
- Content creation: 2-5 ore/settimana
- Gestione relazioni: 3-8 ore/settimana
ROI tipico (dopo 12-18 mesi):
- Servizi B2B: 300-800% ROI
- Prodotti SaaS: 500-1.200% ROI
- Consulenza: 200-600% ROI
- Personal brand: 400-1.000% ROI
Cosa significano questi numeri:
In media, il setup completo costa $15.000–20.000 nel primo anno.
I ritorni medi vanno da $50.000 a $150.000 di fatturato addizionale.
Break-even spesso in 3-6 mesi.
Ma…
Funziona solo se l’approccio è quello giusto.
Il 75% dei progetti LinkedIn-AI fallisce nei primi 3 mesi.
Perché?
Lo spiego nella sezione successiva.
Gli errori più comuni con gli AI Tools su LinkedIn – e come evitarli
Ecco la scomoda verità:
Negli ultimi due anni ho speso oltre $50.000 in AI Tools e sperimentazioni su LinkedIn.
Di questi, almeno $30.000 sono stati soldi buttati.
Perché te lo racconto?
Perché voglio che tu non faccia gli stessi errori miei.
Errore #1: La mentalità sparo nel mucchio
Cosa fanno tutti:
Pensano che più automazione = più risultati.
Quindi impostano i tool per sparare 50-100 richieste contatto al giorno.
Perché non funziona:
- L’algoritmo LinkedIn riconosce comportamenti di massa
- L’account viene quasi sempre sospeso
- Tasso di risposta sotto il 5%
- Danno reputazionale da spam
La mia lesson learned:
Nel 2023 sono stato bloccato da LinkedIn due volte.
Una volta per 48 ore, una per una settimana.
Motivo: automazione troppo aggressiva.
La strategia vincente:
Max 10-15 richieste contatto al giorno.
Ma ogni contatto estremamente rilevante e personalizzato.
Errore #2: AI senza controllo umano
L’errore classico:
Impostare una volta e lasciar andare.
Cosa succede:
I messaggi generati dall’AI diventano sempre più anonimi.
Senza training e feedback regolare, i tool perdono efficacia.
Il mio errore da $15.000:
Una volta ho lasciato lavorare uno strumento di outreach per 3 mesi senza monitoraggio.
Risultato: 0 clienti nuovi, 47 lamentele e grossi danni reputazionali.
La soluzione:
Review settimanali, ottimizzazione tools mensile.
Errore #3: Tecnica prima della strategia
L’approccio tipico:
- Scopro un nuovo AI tool
- Lo compro e lo imposto subito
- Parto senza un piano preciso
- Dopo 4 settimane mi arrendo e lo abbandono
Il mio cimitero di strumenti:
Tool | Costo | Durata uso | ROI | Motivo abbandono |
---|---|---|---|---|
LinkedHelper | $180/mese | 3 settimane | -100% | Blocco account |
Dux-Soup | $120/mese | 6 settimane | -100% | Tecnologia obsoleta |
WeConnect | $240/mese | 2 mesi | -100% | Scarsa integrazione |
Salesflow | $300/mese | 4 settimane | -100% | Problemi compliance |
Perdita totale: $8.400
L’ordine corretto:
- Definisci la strategia
- Documenta i processi
- Scegli i tool (non il contrario)
- Implementa step by step
- Misura e ottimizza
Errore #4: Ignorare compliance e protezione dati
Il rischio sottovalutato:
Molti AI Tool operano in zone grigie legali.
Soprattutto in relazione a:
- Raccolta e conservazione dati
- Compliance GDPR
- Terms of Service di LinkedIn
- Verifica e arricchimento email
Cosa mi è successo:
Nel 2024 ho ricevuto un reclamo GDPR perché un AI Tool salvava dati personali senza consenso.
Risultato: €3.500 di spese legali, 40 ore di lavoro sulla compliance.
Le mie regole aggiornate:
- Solo tool con server EU
- Eliminazione esplicita dei dati dopo 90 giorni
- Opt-out in ogni messaggio automatizzato
- Legal review trimestrali di tutte le integrazioni tool
Errore #5: Aspettative esagerate, tempi sottovalutati
La realtà dei progetti LinkedIn-AI:
- Mesi 1-2: Setup, formazione, primi test (di solito ROI negativo)
- Mesi 3-4: Prime vittorie, ottimizzazione processi (break-even)
- Mesi 5-8: Scalabilità e sistematizzazione (ROI positivo)
- Mesi 9+: Maturità e risultati stabili
Aspettative comuni vs. realtà:
Periodo | Aspettativa | Realtà |
---|---|---|
Mese 1 | 100+ lead nuovi | Setup e primi test |
Mese 3 | Break-even | Primi risultati tangibili |
Mese 6 | Automatizzato al 100% | 50% automatizzato, 50% manuale |
Mese 12 | 10x ROI | 2-3x ROI (che è già ottimo) |
Errore #6: Combinazione sbagliata di strumenti
Il problema del tool overload:
Molti usano 5-10 tool diversi insieme.
Risultato: caos dati, problemi di integrazione, complessità inutile.
La mia combinazione 4-tool (testata):
- Research: Clay.com (data enrichment completo)
- Content: Jasper AI (brand voice training)
- Automation: Phantombuster (minimo, sicuro)
- CRM: Apollo.io (gestione pipeline)
Perché il meno è meglio:
- Integrazione più semplice
- Meno fonti di errori
- Costi totali inferiori
- Maggior adozione in team
- Flussi dati più chiari
Come evitare questi errori: la mia checklist in 5 step
Prima di investire in un AI Tool:
- Strategy first: Definire l’obiettivo e i KPI
- Compliance check: Legal review & analisi GDPR
- Trial period: Test di 30 giorni a scopo limitato
- Integration planning: Come il tool si inserisce nei processi?
- Exit strategy: Come esco se non funziona?
Ti sembra impegnativo?
Lo è.
Ma risparmi mesi di frustrazioni e migliaia di euro buttati in strumenti inutili.
Trust me, l’ho imparato sulla mia pelle.
Domande frequenti
Quanto costa un setup LinkedIn-AI professionale?
Un setup efficiente costa tra $800 e $1.500 al mese per i tool, più circa $5.000 per setup e training iniziale. La maggior parte delle aziende rientra nell’investimento in 3-6 mesi.
L’intelligenza artificiale può automatizzare tutta la mia strategia LinkedIn?
No, e non dovrebbe nemmeno essere l’obiettivo. La LinkedIn-AI di successo segue la regola 80/20: 80% preparazione automatizzata, 20% interazione umana. Quei 20% fanno tutta la differenza su fiducia e conversioni.
Quali AI Tools sono i migliori per LinkedIn?
Dalla mia esperienza: Clay.com per il research, Jasper AI per i contenuti, Phantombuster per automazione sicura e Apollo.io per il CRM. Ma più dei tool conta la strategia.
Quanto tempo serve per vedere risultati da strategie LinkedIn-AI?
I primi risultati visibili arrivano dopo 2-3 mesi, break-even di solito in 4-6 mesi, piena efficacia in 8-12 mesi. Se qualcuno promette risultati più veloci, mente oppure usa metodi rischiosi.
L’automazione LinkedIn è legale e compliant?
Zona grigia. Molti tool violano i Terms of Service LinkedIn. Fondamentale: usare server UE, garantire compliance GDPR, mantenere automazione moderata e fare legal review periodiche. Sempre meglio andare sul sicuro.
Posso usare LinkedIn-AI anche per marketing B2C?
Limitatamente. LinkedIn nasce per il B2B. Per il B2C solitamente sono più efficaci Instagram, TikTok o Facebook. LinkedIn-AI funziona meglio per servizi B2B, SaaS e consulenza.
Quali sono i rischi con gli AI Tools su LinkedIn?
I rischi chiave: ban dell’account con automazione troppo spinta, violazioni GDPR su dati, danni reputazionali da comportamenti spam e costi elevati senza garanzia di ritorno. Serve sempre cautela.
Come misuro il ROI del mio investimento LinkedIn-AI?
Metrics chiave: acceptance rate delle connection, response rate, meeting fissati, valore pipeline e customer acquisition cost. Il tracking via CRM è essenziale. ROI tipico dopo 12 mesi: 200–800% a seconda di settore e implementazione.
Meglio implementare LinkedIn-AI in autonomia o affidarsi a un esperto?
Dipende da budget e competenze. Fai-da-te possibile, ma la curva di apprendimento è ripida. Un setup da esperto costa $5.000–15.000 ma risparmia mesi di errori e costi inutili.
Come mantengo autentica la mia comunicazione su LinkedIn nonostante l’AI?
Usa l’AI per ricerca e preparazione, ma scrivi e invia tu i contenuti finali. Le voice message personali, i commenti e le conversazioni vere non sono sostituibili. Human-in-the-Loop è la chiave.
Social Selling con AI nel 2025: Cosa funziona davvero (e cosa no)
Dimentica tutto quello che sai sull’automazione su LinkedIn.
Il 90% degli strumenti in commercio è inutile.
Generano messaggi generici, subito etichettati come spam, e nel peggiore dei casi rischi pure il ban dell’account LinkedIn.
Il nuovo standard per il Social Selling con AI
Il vero Social Selling con AI si fonda su tre principi:
Ma funziona solo se l’AI viene utilizzata correttamente.
Perché gli AI Tools su LinkedIn spesso falliscono
La maggior parte delle aziende commette un errore fondamentale:
Pensano che Social Selling con AI significhi contattare più persone possibile.
In realtà è l’opposto.
Si tratta di trovare le persone giuste e intavolare con loro conversazioni rilevanti.
Perché la maggior parte delle automazioni LinkedIn fallisce
Negli ultimi due anni ho testato più di 15 diversi AI Tool per LinkedIn.
Il risultato? Deludente:
Il problema?
Tutti provano a sostituire l’interazione umana invece che potenziarla.